Il sosia [Una canzone al mese]

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“Il sosia” è un canzone di Giorgio Gaber e Sandro Luporini presente nell’album “Anni affollati” del 1981.

Fuori c’era un bel cortile poi le grandi scale e c’era il vento e gli alberi di mele. Si fece notte e un uomo della mia statura e forse della mia presenza mi conduceva in un’insenatura che a un certo punto diventava la mia stanza. Lì c’era tutta la mia vita che per la prima volta mi si rivelava e c’era un grande specchio che indifferente mi duplicava. L’uomo della mia statura e della mia presenza forse troppo familiare forse troppo somigliante mi stava accanto e non faceva niente. Mi giunse la sua voce che assomigliava un po’ alla mia ma era più ingrata e senza sfumature con certe fastidiose intonazioni che sento a volte nelle mie registrazioni. Ma più che altro mi spaventò il suo volto tremendamente uguale al mio non ebbi più alcun dubbio quell’uomo ero senz’altro io. E allora io mi vidi cosi brutto e scoperto che fui preso dal terrore e mi scoppiava il cuore come fosse un infarto. E lui rideva e poi sputava l’aria con una calcolata cattiveria e quella smorfia era la mia copia speculare cosi imbruttita e repellente da far orrore. Odio il tuo viso che è la mia caricatura odio la tua voce che è la mia scimmiottatura odio l’arroganza della tua idiozia odio la tua stupida parola che è la mia. Ma lui restava immobile a guardare poi prese a parlare esageratamente adagio mi disse che era logico e normale che in quella notte di casuale sortilegio avevo avuto il privilegio di conoscere
Alla prossima 🙂
Click.

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